I debutti della settimana: 'Arancia Meccanica', 'Thanks for Vaselina' e 'Discorsi alla Nazione'. Ancora in scena 'Trasteverini', 'Mi hanno rimasto solo' e 'Aspettando Godot'
Se l'uomo sia ancora in grado di scegliere è una costante interrogativa nelle nostre esistenze. E nonostante siano passati oltre 40 anni, Gabriele Russo propone Arancia Meccanica attraverso l'adattamento di Burgess una visione che si fa via via realtà. Le musiche sono di Morgan. In scena anche Daniele Russo e Sebastiano Gavasso. Al Teatro Eliseo fino al 15 Maggio.
Fino all'8 Maggio invece al Piccolo Eliseo si può assistere a Thanks for Vaselina, diretto con la regia associata da Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi. La storia vede due coltivatori di marijuana alle prese con un'illuminazione. Invertire il mercato di esportazione della droga. Con musiche originali di Massimiliano Setti.
Ascanio Celestini protagonista dal 26 Aprile fino al 30 al Teatro Vittoria con il suo Discorsi alla Nazione. Una surreale guerra civile spinge alcuni cittadini di un metaforico contemporaneo a rivelare paure e violenze quotidiane in attesa di una figura salvifica.
Ancora in scena fino a domenica 1 Maggio al Teatro Tirso de Molina lo spettacolo che dal 2009 fa divertire e commuovere le platee. Trasteverini. Per la regia di Fabrizio Angelini, una commedia carica di sentimento, di amicizia e di buona musica. Il testo è di Gianfranco Vergoni e le musiche originali di Andrea Perrozzi. In scena tra gli interpreti Andrea Perrozzi, Enrico D'Amore, Brunella Platania, Alessandro Salvatori e Gabriele Carbotti.
Michele La Ginestra ha scritto, diretto e interpretato lo spettacolo Mi hanno rimasto solo. Sarà in scena fino all'8 Maggio al Teatro della Cometa. Da un omaggio al teatro di Petrolini inizia il suo sogno, quello di poter interpretare ogni sera un personaggio differente. In scena anche Alessia Lineri, Irene Morelli, Alessandra Fineo. Al pianoforte Paolo Tagliapietra.
Fino a sabato 30 invece, Felice Della Corte, Pietro De Silva e Roberto Della Casa sono i protagonisti dell'opera Aspettando Godot. Sinonimico di una situazione che sembra non verificarsi mai, il testo è considerato una pietra miliare del teatro del novecento. La regia è di Claudio Boccaccini.
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